CONFERENZA DI PRESENTAZIONE
RIMINI 12 APRILE 2016 / RIMINI PEOPLE: MARANI PONTE PER UNA CITTÀ PIÙ GIUSTA
Giustizia sociale, inclusione, accoglienza, lotta all’abusivismo e al lavoro nero, risposta all’emergenza abitativa alcune delle parole chiave del nuovo soggetto politico. Il candidato sindaco è Mara Marani, 68 anni, pensionata, 44 anni passati nella scuola, la maggior parte come dirigente scolastico a Bellaria. Negli ultimi tempi si è avvicinata alle istanze sociali che i vari soggetti coinvolti nella lista rappresentano. “Il primo contatto è stato con il collettivo studenti. Ne ho colto la passione e la preparazione, la battaglia per il diritto allo studio di tutti. Poi ho conosciuto i ragazzi di Casa Madiba, le persone accolte in casa Gallo, che è un’esperienza da condividere con la città”(la concessione per la struttura che attualmente ospita 44 persone in difficoltà scade venerdì e non è intenzione dell’amministrazione rinnovarla). “Non avrei mai pensato che dopo la pensione questo potesse essere il mio presente, ma sono felice di far parte di questo gruppo. Noi non promettiamo cose per il futuro, perché le facciamo già. Mi piacerebbe essere il sindaco dei poveri, vorrei che Rimini potesse diventare modello di giustizia sociale”
“Mara – spiega Giovanni Benaglia di Rimini Possibile –
è il nostro ponte, non è casuale la presentazione al
Ponte di Tiberio. Abbiamo valori condivisi, che ognuno
metteva in pratica in modo diverso. Mara ci ha uniti
tutti. Vogliamo essere l’alternativa di governo al Pd,
diventato un partito di rigattieri. Vogliamo una città
più giusta, con una lotta forte al lavoro nero. Il primo
atto che faremo sarà approvare un regolamento
comunale che revochi le licenze e le concessioni a
quegli imprenditori scoperti ad impiegare lavoratori
in nero”.
Un attenzione speciale anche alle periferie umane e
fisiche: “Rimini non sta solo attorno a piazza Cavour.
Le periferie sono state abbandonate.”
Per Manila Ricci esponente di Casa Madiba una delle priorità è lavorare sulla sicurezza sociale, “oggi ostaggio della politica della paura. A questa vogliamo opporre la politica dei diritti. Vogliamo far si che gli spazi urbani abbandonati, dove spesso si nascondono gli ultimi, possano essere recuperati e rigenerati“. Rispetto alla sua candidatura: “Fino ad ora la sinistra in città è stata incapace di ascoltare le istanze dei movimenti come quelli da cui anche io provengo. Ha solo saputo avvallare le scelte del PD“. Alessandro Cavuoti, fino al 2014 presidente dell’associazione di via Giovanni XXIII che gestisce la moschea, parla del valore dell’accoglienza, della necessità di combattere l’aggressione culturale delle destre. “C’è il valore di una cittadinanza per diritto sociale che si acquisisce quando si vive in una comunità“. Ad impegnarsi anche Agnese Cossa, già dirigente a Rimini di SEL: “Il nostro è un cammino intrapreso da tempo. Ci siamo guardati intorno e non abbiamo trovato nessuna valida alternativa allo scendere in campo direttamente. Pensiamo ad un modello politico inclusivo e partecipativo“. A prendere la parola anche Klaus, del Collettivo studenti che propone il trasporto gratuito sui mezzi pubblici per chi va a scuola e Federica Montebelli, che racconta l’esperienza di Casa don Gallo. Presente, ma più defilato, Ennio Grassi, che non interviene. Davide Cardone, ex attivista di M5S, definisce Rimini People una “lista inclusiva” che non presta il fianco alle polemiche sulla spaccatura con le altre liste di sinistra. Alla domanda sul perché la sinistra non vada compatta alle amministrative prova a rispondere Giovanni Benaglia: “ci abbiamo provato. Siamo una lista aperta e accoglieremo tutti coloro che lo vorranno“. A breve sarà organizzata un’assemblea partecipativa in centro storico per coinvolgere la cittadinanza sui temi proposti.
RIMINI 13 MAGGIO 2016 / Rimini People si tuffa nel colore per presentare la lista e sceglie la stazione come luogo simbolo.
Mani colorate a rappresentare l'importanza dell'integrazione di culture differenti e un luogo simbolo per eccellenza: la stazione ferroviaria. Rimini People, che candida a sindaco di Rimini la professoressa in pensione Mara Marani, ha presentato ufficialmente la lista dei 28 candidati venerdì 13 maggio davanti alla stazione, "Una porta di ogni città, lo specchio di tante situazioni - afferma Davide Cardone, portavoce del gruppo -. E’ da qui che arriva e parte una moltitudine di persone che attraversa Rimini per i motivi più disparati. Arrivano i turisti e i pendolari, ma anche molte delle persone che poi andranno ad occupare i tanti luoghi abbandonati. Parte chi non reputa più Rimini un posto vivibile. Inoltre, sui marciapiedi della stazione in tanti sono morti di stenti. Questo luogo è una lente d’ingrandimento sui problemi della città".
L'incontro ha avuto un duplice obiettivo:presentare il programma
e scattare la foto ufficiale con le mani colorate per il manifesto
che andrà sulle plance elettorali. Il programma è incentrato
soprattutto sulle persone, "Noi partiamo dagli ultimi per fare
il bene di tutta la società", afferma Cardone, e affronta
cinque grandi aree tematiche: sicurezza; impegno per
combattere lo sfruttamento del lavoro; il sociale e il
rispetto dei disagiati; trasparenza e partecipazione politica;
tutela dell'ambiente e turismo. Rispetto al tema sicurezza
Cardone evidenzia coem Rimini People sia contraria
alle "mille telecamere, simbolo della tolleranza zera,
riteniamo invece che una comunità integrata e solidale preveda
il crimine prima che sia compiuto.
Porto ad esempio le 43 persone ospitata nella Casa Don Gallo,
persone che hanno trovato una dimora, non sono state
lasciate sole e non rischiano di delinquere, nutrendo così le classifiche.
Stesso discorso vale per i senzatetto, lo scorso anno sono morte sei persone, quest'anno nessuna e ciò dipende dagli aiuti offerti, letti e pasti caldi".
La lista, che unisce esperienze diverse, da casa Madiba a Sel a Possibile, è formata da 28 candidati al consiglio comunale: Manila Ricci, Agnese Cossa, Alessandro Cavuoti, Giovanni Benaglia, Fortunato Stramandinoli, Fatima Berrima, Paolo Rossi, Daniela Feligioni, Dino Di Pierro, Patrizia Tasini, Bernhard Neulichedl, Nicolò Altomare, Mauro Carletti, Nadia Pesaresi, Francesco Germani, Annalisa Nicoletti, Francesca Gemini, Roberto Ricci, Matteo Ascione, Tomas Mancini, Lucia Delbianco, Nelda Pawluk Hebe, Marco Qiu, Donatella Perillo, Virgilio Frisoni, Lorenzo Mura, Sabrina Ruffilli, Maddalena Pavirani.